Mi ritrovo seduto in una panchina di Piazza dei Miracoli a Pisa, dopo una lunga giornata, spesa a confrontarmi con l’ennesima sfida professionale.
Le cose non erano andate per il verso giusto, però l’energia di quel luogo, la maestosità e la straordinaria bellezza dei monumenti mi hanno ispirato a tal punto da cancellare l’amarezza, donandomi una creatività inaspettata. Ho scattato una fotografia con il mio cellulare e sono tornato a casa con l’animo più leggero.
Nei giorni seguenti, mi è venuta voglia di scorrere le immagini dei miei numerosi viaggi: tra quelle, in ordine sparso, comparivano scatti della mia quotidianità, condivisa con persone care o in luoghi significativi. Ho avuto il desiderio di riordinarli, così li ho raccolti nella cartella In Itinere.
Non ero soddisfatto: desideravo completare il lavoro che stavo facendo interiormente dando libera espressione ai pensieri e ricordi che da quelle immagini scaturivano. È così che ho iniziato a scrivere testi brevi, dettati dall’istinto più che dalla ragione.
Ne è nato questo libro, Parole erranti. Racconti di viaggio.
Non saprei dire se sono le immagini ad accompagnare le poesie o viceversa, sta di fatto che fotografie e parole sono inscindibili. Le une completano le altre, come se dialogassero per dar voce a emozioni.
Questa pubblicazione ha a che fare con il mio desiderio di liberarmi dalle maglie di una professione fatta di numeri e calcoli, pronto da sempre e per indole a vivere un mondo che è l’esatto contrario.
Scrivendo, ho lavorato molto su me stesso per consegnare al lettore aspetti del mio vissuto, della mia anima che nemmeno io avevo ancora messo a fuoco.
E poi pensieri che si intrecciano e si rincorrono nella vita quotidiana: il dolore per la perdita improvvisa di un amico, la gioia di vivere piccoli grandi traguardi e gli affetti che mi circondano.
Il tema del viaggio è ricorrente, fa da filo conduttore a tutti i racconti: questi ultimi non fanno altro che narrare l’esperienza dell’uomo sulla Terra.
Ho voluto consegnare a te che osservi e leggi qualcosa che oltrepassi il mio vissuto: mentre ti imbatterai nella mia storia, spero che le mie Parole erranti possano ispirarti e regalarti un sorriso.
Stefano Foglia