A tender bene l’orecchio!

La registrazione della poesia Fuga di morte di Paul Celan nella traduzione di Anna Ruchat è stata realizzata a Palermo il 23 novembre 2021.

Domenico Brancale, da poeta, ci mette il suo Io profondo per rendere la poesia, con le suggestioni musicali di Odd One Out, qualcosa di prossimo al multiverso.

Entriamo con l’orecchio quasi mozzo, nelle note dark scelte per questa poesia profonda e straziante.

Il testo ci fa entrare nella apocalissi dei nostri pensieri, in cui possiamo soltanto udire quel dolore, nello strazio della parola, nella metafora oscura dell’immagine poetica.

La voce profonda di Brancale ci dipinge l’ansia, la tensione, l’ossessione, la voce profonda dello strazio unita a quella devastante del silenzio.

Viaggiamo con la mente, quasi osservando la resistenza dei perseguitati contro gli assassini, lo sterminio, usando e vivendo i simboli stessi di quell’abominio.

Lo sterminio e l’amore

L’amore per lo sterminio

Lo sterminio dell’amore

L’amore della morte, maestra in Germania

La morte con gli occhi azzurri

 

Antinomie che rendono possibile l’impossibile

 

Stefano Foglia

Still: Anselm Kiefer, Morgenthau Plan Le Bourget

 

A tender bene l’orecchio. Fuga di Morte, Paul Celan su Antinomie